Il paracadute

Foto di Kent Weitkamp su Unsplash | Edited BY E.Rapisardi with Photoshop AI

 

Siamo dispersi.
Se proviamo a parlare con le persone, quelle vere, scopriremo un’umanità alla ricerca di qualcosa. Alla ricerca di un senso. Un senso alla nostra vita. Sembra quasi una cantilena. Ma io insisto, insisto nel voler capire cosa ci sta succedendo. Cosa sta succedendo a me.
Qualcuno mi ha chiesto «Perché non stiamo bene?». «Perché non siamo felici.» ho risposto.
Fermi sull’orlo e non sappiamo se buttarci, perché un lancio senza paracadute è quello che temiamo di più.
Il paracadute è un lavoro sicuro, affetti consolidati, una casa, i parenti, gli amici, i piccoli oggetti della nostra storia e della nostra quotidianità.
Dispersi. Sì. Disgregati da questa società che sempre di più mette in luce le proprie contraddizioni. Essere in piedi, sull’orlo, indecisi a fare il salto, significa essere al principio del nostro cambiamento. Buttarsi significa cambiare, ritrovare la nostra vera essenza e natura. Un percorso difficile, perché la vita è complicata, perché mollare sembra quasi non rispettare le aspettative, le fatiche, le responsabilità.
Ma la realtà è che molti di noi, e non importa l’età, l’estrazione sociale, il genere, la collocazione geografica, molti di noi hanno già esperito questo malessere della perdita di senso. Chi vuole abbandonare il proprio lavoro, chi vuole realizzare i propri sogni, chi vuole interrompere rapporti affettivi asfittici, chi ….
Chi… E rimaniamo sempre dove siamo.
Perché è faticoso cambiare, fare della nostra esistenza un’opera armonica. Abbiamo valori sani, ma questo non è abbastanza. Non ci riconosciamo nel mondo dell’avidità, del denaro e del potere. E dopo essere passati attraverso il compromesso, il rifiuto, l’accettazione, ora abbiamo raggiunto il nostro limite. E rischiamo di essere morti in vita.
Il paracadute non si costruisce con la razionalità. Il paracadute è semplicemente avere il coraggio di buttarsi, di vivere.
Dire finalmente basta in un momento di verità assoluta e scegliere la vita.
Quando ci troviamo di fronte alla morte la vita assume un valore assoluto. Quando viviamo la vita sembra un’eternità, senza fine, dove si può rimandare ogni cosa. Ma non è così. Gli anni passano e non voglio ritrovarmi un giorno a rimpiangere per ciò che non ho vissuto, per il coraggio che non ho avuto, per le battaglie che non ho voluto combattere, per le passioni alle quali ho rinunciato, per gli amori negati.
Siamo sull’orlo. Lanciamoci e il nostro paracadute si aprirà.
In volo. In cambiamento. Lo sguardo al futuro. Ardente. Vivo.
Coraggio. Sì, ci vuole coraggio.
Ma a cosa serve la vita se non ad avere il coraggio di viverla?

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