Italia 2006-2007
Trovo un annuncio di lavoro: settore web, società di pubblica utilità. Mando un cv via internet e con mio grande stupore [quante volte abbiamo mandato cv online senza ricevere segni] mi rispondono e fissiamo un colloquio. Il colloquio va bene e così attendo fiduciosa. Ma dopo un paio di mesi la fiducia me la sono persa per strada.
Un anno dopo mi ricontattano. Già questa cosa fa un po’ sorridere.
“Abbiamo bisogno di una persona nel nostro settore web content management e abbiamo pensato a te”.
“Beh sì, incontriamoci.”
Secondo colloquio. Si parla del web 2.0, della gestione dei contenuti, di un inserimento soft, verso agosto, una consulenza di 2 anni. “incontraimoci a brevissimo. Magari già settimana prossima”. Sì perfetto prima delle ferie.
Silenzio. Chiamo più volte. persone molto occupate, sempre in riunione; tanto occupate da non poter fare nemmeno una telefonata. Certo che fanno una vita peggiore della mia. Dopo numerosi tentativi riesco a parlare con uno dei miei interlocutori. [in fondo quel lavoro mi piaceva, era nelle mie corde, e una sicurezza per 2 anni, beh … di questi tempi, non è evento usuale].
Fissiamo un appuntamento per il 2 agosto. Silenzio. Spariti nel nulla così come sono arrivati: dal nulla.
UK 2007
Rispondo ad un annuncio online. Una società nel campo della cooperazione. Sempre area web e comunicazione.
Dopo 15 gg ricevo una email con un documento allegato, nel quale gentilmente mi spiegano perché il mio profilo non è adeguato alla richiesta. Tutto molto sensato e condivisibile.
Scrivo ringraziando per la cortese risposta e mi rispondono nel giro di un’ora: “keep in touch”.
In fondo è sempre una questione di stile, o più banalmente di educazione.